CORAGGIO, SPERANZE E PAURE

CORAGGIO, SPERANZE E PAURE

Cesserai di temere se avrai finito di sperare

Ecatone

Abbiamo sempre guardato alla speranza come qualcosa di desiderabile.

Conosciamo bene il detto “la speranza è l’ultima a morire” e ci aggrappiamo con tutte le nostre forze a questa impostazione mentale.

Etichettiamo chi ha difficoltà o chi non riesce ad essere bravo in qualcosa come un “caso senza speranza” con un’accezione quindi fortemente negativa.

Ma a noi piace pensare di essere filosofi e quindi il nostro compito è quello di mettere in dubbio. Oggi mettiamo in dubbio il ruolo e l’aspetto positivo della speranza, scoprendo che spesso è la speranza ad intralciare il Coraggio.

L’ETERNA LOTTA TRA LE ASPETTATIVE E LA REALTA’

Perchè speriamo? Perchè odiamo l’incertezza insita nel futuro.

E come si traduce l’incertezza? L’incertezza è una delle tante maschere con cui la Paura si manifesta nella nostra Mente.

Seneca infatti, nelle sue “Lettere a Lucilio” ci dice proprio che in realtà speranza ed incertezza sono le due facce della stessa medaglia: quella di un animo sospeso che aspetta con ansia il futuro. Punto importante: l’ansia qui nasce dalla mancanza di Amor Fati. Ci preoccupiamo non del futuro in sè ma del fatto che il futuro non sia come noi vorremmo.

Personalmente ho sempre visto la speranza come un segno di debolezza, una specie di capriccio di un bambino troppo cresciuto che non accetta che ci sia un mondo là fuori di cui è parte e che invece pensa di essere lui stesso il mondo attorno cui deve ruotare tutto il resto.

Noi speriamo perchè sappiamo di non essere forti a sufficienza da reggere agli attacchi del destino; sperando perdiamo tempo fantasticando su una realtà inesistente e tralasciamo lo svilupparsi degli eventi sotto ai nostri occhi che è la nostra vera ancora di salvezza.

E’ questo che genera l’incertezza, un’incertezza autoindotta che si regge su pigrizia, mancanza di forza di volontà e vittimismo.

COMBATTERE LA SPERANZA CON LA PRESENZA

Come uscire dalla trappola della speranza che intralcia il Coraggio? Con la presenza mentale.

Ormai sappiamo che il coraggioso è chi prende decisioni razionali davanti allo svilupparsi di situazioni critiche grazie alla Conoscenza ed alla Saggezza (sia teoriche, coltivate attraverso lo studio, che pratiche coltivate attraverso l’esercizio e l’addestramento).

Per essere coraggiosi serve un’unica cosa: la presenza mentale.

Occupiamoci del presente, pianifichiamo il futuro senza idealizzarlo, impariamo dal passato ma smettendo di viverlo come un’ipoteca sulla Vita.

Siamo Liberi, se lo vogliamo.

MACTE ANIMO!