Non importa quanto siano sofisticate le scelte o quanto capaci siamo nel dominare le probabilità, la casualità avrà sempre l’ultima parola – Nassim Taleb
Pianificazione: pensiero via dal presente e futuro incerto.
Aspettativa.
Imprevisto.
Frustrazione e rabbia.
Pianificazione.
La trappola più grande nella mente dell’Uomo dalla notte dei tempi: ansie, infelicità, rabbia e frustrazione nascono quasi sempre da qui, da questo circolo vizioso proiettato in un futuro inesistente.
Come ne usciamo?
Con due tatttiche stoiche che sono:
- la clausola di riserva
- la metafora dell’arciere
In cosa consiste la “clausola di riserva”? Molto sinteticamente partendo dal sapere che gli eventi esterni a noi sono fuori dalla nostra sfera di influenza, in ogni cosa che facciamo, dobbiamo sempre aver presente che l’esito della nostra azione è incerto e sottoposto alla Fortuna.
Ciò che è sottoposto al nostro diretto controllo è invece il processo che precede l’azione e l’azione in sè ed, in questo, bisogna essere impeccabili.
Ma perchè impegnarsi così tanto se il risultato è sempre incerto?
Perché è nostro dovere e scopo di vita agire sempre per il Meglio; perché abbiamo scelto di seguire Aretè, come Eracle al bivio.
Del resto Fortuna è dea volubile e non è detto che sia sempre contro di noi…
Per far nostra la clausola di riserva prendiamo a prestito una metafora che usa l’arciere come protagonista. I meriti per questa perla di saggezza sembrano siano di Cicerone.
Compito dell’arciere è pianificare il suo allenamento, realizzare un arco a regola d’arte e imparare a scagliare le frecce che sceglie o che gli vengono date in modo quanto più efficace possibile.
Colpire il bersaglio però è altra cosa: il fatto di colpire il bersaglio sarebbe da prescegliere, ma non da desiderare.
Si tratta di fatto di sostituire al desiderio e alla speranza la razionalità, passando dal vivere di aspettative al vivere il Momento Presente e la Realtà.
MACTE ANIMO