ACCOMPAGNARSI AI SAGGI

ACCOMPAGNARSI AI SAGGI

Non si possono correggere i difetti senza una norma cui fare riferimento.

Seneca

La vita ci mette costantemente in condizioni di dover prendere decisioni, di agire da soli.

La diretta conseguenza è un senso di solitudine, smarrimento e sconforto tanto più rilevante quanto più grossa è la decisione o l’azione da intraprendere o che siamo chiamati a svolgere.

Questo senso di inadeguatezza e paura non arriva neanche inatteso perchè spesso siamo ben consapevoli degli eventuali rischi e problemi da affrontare o che caratterizzano una certa situazione.

Eppure, nonostante questo, restiamo in ogni caso in balia di noi stessi.

Come possiamo risolvere questa impasse?

PREMEDITATIO MALORUM. E POI?

Dagli Stoici abbiamo imparato che, una tecnica per non farsi sorprendere, consiste nell’esercitarsi nella “previsione” dei mali ma da esperienza personale diretta sappiamo anche che non sempre è sufficiente e soprattutto sappiamo anche che la vita è in grado di sorprenderci sempre con qualcosa che non avevamo previsto.

Possiamo arricchire allora la pratica della premeditatio malorum con un ulteriore esercizio che ci insegna Seneca. Massimo Pigliucci, nel suo libro “Stoicismo, esercizi spirituali per un anno” (che trovate qui ) lo chiama “Il Saggio sulla spalla”.

Sostanzialmente l’esercizio è semplice: si tratta di individuare un modello di vita e immaginare di avercelo costantemente accanto. Sarà a lui o lei che dovremo dar conto delle nostre azioni e decisioni e saranno i suoi comportamenti ad indirizzarci e a darci una linea guida quando ci sentiremo spaesati e senza punti di riferimento.

IL SAGGIO SULLA SPALLA IN PRATICA

Pigliucci suggerisce di scegliere qualsiasi tipo di modello o di esempio purchè abbia davvero la capacità di ispirarci. Per come sono fatto io, credo che la soluzione più efficace stia nella selezione di personaggi realmente esistiti. E questo per motivi molto concreti e che, all’atto pratico, hanno secondo me delle applicazioni dirette. Vediamole insieme:

  • Per quanto ci possano apparire pazzeschi, i personaggi storici che scegliamo sono o sono stati esseri umani. Ciò implica che condividamo con loro la nostra natura e che possiamo impegnarci nel renderci simili a loro. L’impresa da questo punto di vista è sicuramente difficile, ma non impossibile.
  • C’è molto materiale da leggere, studiare ed approfondire su di loro e di ottima qualità. Se scegliamo personaggi storici realmente esistiti, ci si può informare e li si può studiare a fondo leggendo le loro biografie, cercando di conoscerli al meglio. Per esperienza personale, questo approfondimento ha la capacità di entrare dentro nella mente e nella memoria quanto più tempo si passa a studiare tanto da arrivare al punto in cui il pensiero andrà in automatico a loro quando serve. Un consiglio: in questo tipo di ricerche fatevi guidare dal “piacere” più che dal “dovere”, seguite l’insegnamento di Epicuro. Non vi imponete di conoscere a fondo chi decidete di avere come esempio ma lasciatevi guidare dalla curiosità. Se scegliete un personaggio e scoprite che vi annoia leggere delle sue gesta e particolarità, cambiate personaggio. Significa che non è fatto per voi. La strada sulla quale camminiamo è già impegnativa, non c’è bisogno di percorrerla con una zavorra in spalla se non è necessario.
  • Vi ritroverete spesso ad incontrarli “materialmente” sotto forma di statue, quadri, dipinti o citazioni. Questo è un ottimo modo per sentirli ancora più vicini. Spesso anzi, se vi capiterà di imbattervi in loro vi scoprirete a sorridere e ad avere la sensazione di essere davanti ad un vecchio amico.

Noi siamo fortunati, i saggi a cui ci possiamo accompagnare sono tanti così come tante sono le opportunità che abbiamo per crescere attraverso di loro.

Sta a noi coglierle, l’unica responsabilità che abbiamo è di scegliere bene i Maestri. Ma su questo credo che ormai non dovremmo avere problemi: sappiamo a chi rivolgerci …