CONOSCERSI ATTRAVERSO I PROPRI LIMITI

CONOSCERSI ATTRAVERSO I PROPRI LIMITI

Uomo! Studia la tua costituzione: puoi reggere ciò che ti prefiggi di fare?

Vuoi darti al pentathlon o alla lotta? Esaminati: ciascuno è fatto per cose diverse.

Epitteto – Manuale

Epitteto non è per le mezze misure. Non tollera l’indecisione, soprattutto per chi si approccia alla Filosofia e quindi non può giustificarsi dicendo di non sapere.

D’altro canto non obbliga il “progrediente” ad essere ciò che non è.

IL FALSO MITO DI SUPERARE IL PROPRIO LIMITE PER REALIZZARSI

Crediamo che per realizzarci sia necessario superare i propri limiti. Ci dicono sempre di “uscire dalla zona di comfort” facendolo apparire come unica soluzione per crescere.

Ci siamo mai chiesti se abbiamo capito fino in fondo il significato del “superare il limite uscendo dalla zona di comfort?”

Facciamo un po’ di passi indietro, affidiamoci a Marco Aurelio che ci suggerisce di analizzare le cose con distacco.

Uscire dalla zona di comfort non equivale a superare i propri limiti.

Il perimetro della zona di comfort è dato dalla nostra pigrizia, dallo spirito autoconservativo che ci spinge a non impegnarci mai per preservare le energie.

E’ un meccanismo ancestrale che ha a che fare con la nostra parte rettiliana del cervello e non ha nulla a che vedere con i limiti veri che ci riguardano.

Dobbiamo pensare in termini di centri concentrici: c’è un primo cerchio che è la zona di comfort e poi c’è un cerchio esterno, molto più ampio, definito dai nostri limiti.

Lo spazio tra il primo cerchio ed il secondo è lo spazio della nostra autorealizzazione. La distanza tra un cerchio e l’altro è molto ampia ma noi confondiamo i perimetri facendo coincidere quelli della zona di comfort con quello dei limiti e ci sembra di avere ben poco spazio di manovra.

Non è così. A patto però, ancora una volta, di seguire Epitteto e di esplorare coscientemente noi stessi.

Non si tratta quindi di superare i propri limiti, si tratta semmai di cercare di raggiungerli. La loro presenza non è un vincolo ma è un’ indicazione indiretta del nostro vero scopo per il quale siamo qui. Iniziamo a guardare ai limiti come se fossero fari, che illuminano il nostro personale senso di esistere.

La chiave di volta è sempre la consapevolezza di sè stessi, una consapevolezza concreta, che si accompagna a quel senso di Amor Fati per cui il limite stesso viene vissuto con serenità.

IL POTERE DELLA FOCALIZZAZIONE

Oltre all’uscire dalla zona di comfort, una tra le varie tematiche del filone del “Self Help” è quella del potere della focalizzazione. Secondo questo filone è fondamentale vivere pienamente uno, massimo due obiettivi alla volta. Spesso si legge una frase incisiva che recita:

Le priorità sono come le braccia.

Se pensi di poterne avere più di due o sei un pazzo o sei un mostro.

E’ funzionale questa frase? Ha senso?

Assolutamente sì e conferma ciò che i nostri Maestri ci stanno dicendo ormai da millenni: distraiamoci di meno, concentriamoci di più, conosciamoci meglio e soprattutto onoriamo le nostre azioni attraverso Costanza e Disciplina.

MACTE ANIMO