Identifichiamo spesso l’Equilibrio con la stabilità, con uno stato di quiete e di assenza di moto.
Eppure, per quanto ci sforziamo, l’Equilibrio sfugge lasciandmoci in balia degli eventi, in uno stato ben lontano dall’essere Quiete.
A questo punto sorge spontanea una domanda: ma se cercando non troviamo, non è che stiamo guardando nel posto sbagliato?
EQUILIBRIO COME SOMMA DI TENSIONI
Guardiamo bene alla Vita, scopriremo che l’Equilibrio si nasconde nella Tensione, non nella Quiete.
L’Equilibrio non esiste se non c’è un’armonia tra forze contrapposte che integrandosi a vicenda, generano una pace che nasce da un conflitto tra estremi.
Non possiamo sperare nella quiete o nell’assenza di Movimento: questa è Morte, non Equilibrio.
L’Equilibrio è Vita e la Vita è dinamica per definizione.
EQUILIBRIO E FRAGILITA’
Come tutte le cose belle l’Equilibrio richiede uno sforzo continuo: è esso stesso una tensione tra tensioni opposte e ha una grande “pecca”: è fragile.
Questo vuol dire che anche un piccolo evento esterno è in grado di distruggere tutto. Diventa quindi prioritario difenderlo.
Una difesa che deve essere attiva da parte nostra, non una speranza nel fatto che non ci siano eventi esterni a perturbarlo.
Per preservare l’Equilibrio è necessario quindi combattere, e bisogna saperlo fare: il lottatore non è un mestiere in cui ci si può improvvisare.
COME SI LOTTA PER L’EQUILIBRIO?
Si tratta di coltivare la Consapevolezza costante circa la somma di tensioni in disarmonia che bisogna riequilibrare.
Si tratta di diventare attivi, di non subire più, di lottare per far sì che le tensioni smettano di dilaniarci e diventino la base su cui invece costruire la nostra stabilità.
Perchè è questo il nodo cruciale: siamo noi a decidere di subire ed essere vittime, siamo noi a decidere di ergerci più in alto dei nostri “aggressori”.
Le armi le abbiamo: abbiamo la Saggezza, la Forza ed il Coraggio.
Se impariamo ad usarle la ricompensa è l’Equilibrio.
La Pace.