LA SAGGEZZA DEL BUON SENSO

LA SAGGEZZA DEL BUON SENSO

Pensano che l’ intelligenza consista nell’individuare cose rilevanti; in un mondo complesso l’intelligenza consiste nell’ignorare le cose non rilevanti

Nassim Nicholas Taleb

Siamo in piena crisi bulimica da informazione.

Crediamo che ad una maggiore informazione corrisponda una maggiore capacità di rispondere alle sfide della realtà.

La verità è che siamo deboli ma, invece di rinforzare noi stessi imparando ad usare la mente, deleghiamo ad altri il pensare.

La Conoscenza è una via negativa, non additiva.

Quale può essere una strategia che possa quanto meno servire da chiave di lettura per capirci di più qualcosa di questa strana Vita?

IL LIBRO PIU’ ANTICO DEL MONDO

Abbiamo la possibilità di leggere dal libro più antico del mondo e non lo facciamo mai perchè abbiamo dimenticato come si fa: ci hanno costretto a vivere tra cemento e lamiere vendendoci un sogno che non ci è mai appartenuto.

Dobbiamo tornare ad imparare dalla Natura, questo è il libro che dobbiamo tornare a leggere veramente. Forse l’unico.

Cosa vuol dire leggere il libro della Natura? Significa appropriarsi delle strategie secondo cui è regolata la Vita.

COME VIVERE LA VITA SECONDO MADRE NATURA

La Natura ama la ridondanza, il produrre in eccesso, l’abbondanza.

Chi ha studiato economia definirebbe “inefficiente” questo approccio e mirerebbe all’ottimizzazione spinta.

Peccato che questo “ottimizzare” sia in realtà un approccio molto ingenuo che si serve della matematica in modo molto superficiale: basta una piccolissima variazione nei dati iniziali o in quei parametri chiamati “coefficiente di errore residuale” per far naufragare miseramente un modello che pensavamo essere iper efficiente.

L’ottimizzazione è fragile, la ridondanza è antifragile. Se succede una pandemia (che, per inciso, non è un Cigno Nero) e abbiamo liquidità sufficiente sul nostro conto corrente a vivere per un anno siamo sicuramente meno fragili di chi non ha risparmi messi da parte.

La Natura ama le interazioni fitte e le reti tra piccoli enti. La Natura non ama le grandi dimensioni.

Ciò che è grande è lento, ciò che è lento è fragile ed è molto facile da colpire.

E’ molto più immediato colpire un castello con una palla di cannone che non una mosca.

Dobbiamo puntare a creare una rete robusta di relazioni. Una rete si adatta agli eventi, anche ai Cigni Neri; una struttura rigida soccombe.

Punto importante: la rete non significa mancanza di ordine. Una rete ben organizzata ha una gerarchia molto ben definita che le permette di sopravvivere anche se venisse colpita in qualche punto.

La Natura è autoconservativa, per questo predilige la semplicità: bisogna avere la capacità e anche il coraggio di capire che in alcune situazioni è molto meglio non fare nulla piuttosto che fare qualcosa di potenzialmente dannoso.

Anche nell’assenza di informazioni c’è un’informazione e questa cosa spesso per i nostri schemi di pensiero è inaccettabile.

Piuttosto che non agire, ci affanniamo a fare qualcosa. Peccato che questo qualcosa è la risposta sbagliata ad un problema diverso che non abbiamo voluto cogliere. E a cosa pensate che possa portare un modo di fare del genere?

La Natura non contrae debiti. Avete mai visto uno scoiattolo mettere anche solo lontanamente in atto qualcosa che somiglia ad un debito? Il debito in Natura non esiste. La Natura non va oltre le proprie possibilità scommettendo sul futuro.

Contrarre debiti è un’affermazione forte sul futuro, fatta su previsioni basate sul passato. E questo approccio rende iper vulnerabili ai Cigni Neri.

Un esempio che spesso fa Taleb è il paradosso del tacchino: il tacchino americano si fida della persona che ogni giorno gli dà da mangiare. Basandosi sulle evidenze empiriche dei giorni precedenti, il tacchino stima di poter sempre fare affidamento su questa persona.

Poi arriva il Giorno del Ringraziamento e con molta delusione il tacchino scopre che viene decapitato e farcito proprio da colui il quale l’aveva nutrito fino al giorno prima.

Niente debiti.

Se siete costretti a prenderli dovete coprirvi contro i rischi insiti nel fatto che le previsioni che avete fatto sul futuro possono essere sbagliate. Se non siete in grado di farlo, niente debiti.

Esistono due qualità molto antifragili che si chiamano “pazienza” e “misura” a cui appoggiarsi ogni volta che vogliamo qualcosa che non ci possiamo permettere.

Torniamo ad essere parte integrante della Natura invece di crederci superiori, e non avremo più bisogno di leggere libri, se non perchè ci piace e non perchè pensiamo ci serva per sopravvivere.

MACTE ANIMO!