PENSARE DA STOICO

PENSARE DA STOICO

Tre sono gli ambiti nei quali deve esercitarsi chi vuol diventare uomo di perfetta virtù: desideri e avversioni; impulsi e reazioni; errori e giudizi.

Epitteto

Quando affrontiamo lo stoicismo viviamo spesso in un flusso di emozioni che colpisce duro. Diventa difficile resistere ai colpi delle frasi di Seneca o Epitteto o Marco Aurelio per vedere oltre e cogliere lo schema, il principio ricorrente da fare nostro per trasformare l’ Emotività in Razionalità.

Ci appoggiamo allora ad un mentore moderno, Massimo Pigliucci (trovate alcuni dei suoi libri qui: https://stoa4colonne.com/shop/ nella sezione degli Approcci Moderni allo Stoicismo).

Massimo ci insegna che lo Stoicismo si fonda su:

  • 3 discipline
  • 3 aree di indagine filosofica
  • 4 virtù cardinali

Esploriamole.

LE TRE DISCIPLINE

Per gli Stoici, una vita serena e felice, passa dalla pratica di tre Discipline: Desiderio, Azione, Assenso. Cosa significano?

Il Desiderio è l’Amor Fati. E’ ciò che si definisce “accettazione stoica” secondo cui sappiamo, sempre secondo Epitteto, che ci sono alcune cose sotto il nostro controllo e alcune cose che non lo sono. E’ nostra responsabilità capire su cosa possiamo agire e lasciare andare il resto.

L’Azione si traduce come filantropia, verso sè stessi e verso gli altri. Per gli Stoici è fondamentale essere attivamente coinvolti nella società dopo che si è riusciti a dominare sè stessi. Ce lo insegna Marco Aurelio che, nei suoi Diari, sottolinea l’importanza di dare il proprio contributo al Mondo cercando di cambiarlo in meglio.

L’Assenso è la consapevolezza, l’uso della Logica e della razionalità. L’Assenso è onorare Athena e vivere come se fossimo sempre sotto il suo sguardo indagatore.

Affinchè sia possibile praticare attivamente le tre discipline dobbiamo conoscere le tre aree di indagine filosofica proprie degli stoici.

LE TRE AREE DI INDAGINE FILOSOFICA

Come possiamo conoscere senza false illusioni ciò che è sotto il nostro controllo da ciò che non lo è? Attraverso la prima area di indagine: lo studio della Fisica. Per gli Stoici la Fisica riguarda sia lo studio del mondo naturale ma anche delle cause prime, che risiedono nella Metafisica. Il loro approccio è molto simile a quello che avrebbe avuto poi Einstein quasi 2 millenni dopo: un approccio scientifico ispirato ad una più profonda consapevolezza di un Motore Primo antecedente al Tutto.

La Disciplina dell’Azione si traduce invece nello studio e nell’applicazione dell’ Etica Stoica. Seneca, Marco Aurelio, Epitteto, Crisippo, Zenone, Cleante: questi i nostri Maestri sulla via dell’Ethos della Stoà. L’Azione per gli Stoici è ambivalente: deve essere un lavoro fatto su sè stessi, coincide con la forgiatura autoindotta del nostro carattere attraverso la Volontà e deve essere anche un lavoro fatto per gli altri, che passa dalla Politica vissuta in senso pitagorico o platonico nel quale ha diritto a governare solo chi, per studi impegno e disciplina ha acquistato questo privilegio.

L’Assenso passa infine dal ricorso all’uso della Logica, all’uso della razionalità con metodo che mira al raggiungimento dell’ Eudaimonia.

A cosa ci conduce tutto questo studio, questa pratica costante sotto i dettami della Fisica, della Metafisica, dell’ Etica e della Logica? A raggiungere le quattro Virtus stoiche, l’ Eccellenza nel nostro essere Eroi.

LE QUATTRO VIRTU’ STOICHE

Le quattro virtù stoiche, che riprendono le nostre quattro colonne, sono il Fine Ultimo, la Strada da Seguire.

Siamo davanti al Senso di una Vita Vera, e non dobbiamo sottovalutare la nostra fortuna nel poter aver accesso così facilmente a informazioni simili.

Vediamole insieme:

  1. Coraggio: il Coraggio nasce dalla Disciplina del Desiderio. Si concretizza nel senso di accettazione stoica, cioè nella capacità di affrontare il rischio con razionalità, nonostante la Paura
  2. Equilibrio: lo studio della Fisica e della Metafisica ci aiuta a comprendere le relazioni e le Armonie del Tutto. Questa comprensione ci dà il Senso del Limite e della Giusta Misura, ci aiuta a camminare tra forze opposte mantenendo la direzione verso il miglioramento continuo.
  3. Giustizia: l’Etica ci obbliga alla Forza, ad essere Giusti. A perseguire il Bene e a far sì che anche la Società sia orientata verso questo ordine superiore. Leggere Marco Aurelio, Seneca o Epitteto non è un beneficio a costo zero: ora sappiamo e non possiamo venir meno ai loro insegnamenti. Lavoriamo su di noi per poter poi lavorare per gli altri. Dobbiamo diventare a nostra volta colonne sulle quali erigere un tempio di un mondo migliore.
  4. Saggezza: la Logica ci riserva forse la Virtus più grande, la Saggezza. La consapevolezza Stoica che regge tutte le altre Virtus e che è al fondamento del lascito di Uomini come Adriano o Marco Aurelio.

Questa è la sintesi del nostro essere Stoici, questo è quanto siamo chiamati a fare ogni giorno: studiare, praticare, esercitarsi, vivere, cambiare il mondo.

MACTE ANIMO!