THANATOS

THANATOS

“Chi ha imparato a morire ha disimparato a servire” – Montaigne

Morte. 

Unica certezza, confine ultimo, limite totalizzante.

Inamovibile punto fermo in un mondo liquido.

Quanto ce ne preoccupiamo? Che priorità ha nella vita di noi “moderni”? 

Gli Antichi ci insegnano: “Memento Mori”

Ma il loro insegnamento è inapplicabile così come lo usavano: loro dovevano ricordare a loro stessi che sarebbero morti perchè peccavano di eccesso di Vita. E ovviamente non tutti ma solo una percentuale infinitesima (imperatori, generali vittoriosi, grandi condottieri).

E tuttavia queste due parole continuano ad avere un significato intrinseco anche per noi.

Che cos’è la Morte?

La morte è Passaggio: cambio totale di livello di esistenza

In tempi remoti coincideva per lo più con la morte biologica. Oggi non si può più confinare solo a questo.

Morire è perdere improvvisamente il lavoro che consente di mantenere te e i tuoi cari e il tuo tenore di vita.

Morire è affrontare un divorzo non consensuale.

Morire è avere Paura ogni giorno.

Morire è la propria dipendenza da droghe o altre sostanze il cui scopo è far evadere il sè da sè stesso.

Morire, infine, è restare soli dopo che qualcuno che amiamo varca la soglia dell’aldilà: chi muore in queste situazioni non è chi se ne va ma chi resta.

Che cos’è la Morte?

Morire è capire il senso profondo della propria Vita e decidere di cambiare per rispondere alla Vocatio del proprio Daemon.

Morire è il primo piede che si pianta a terra per rialzarsi dopo che il destino, ci ha schiacciato la testa a terra.

Morire è lo stato di accettazione e di fermezza nel cambiamento che presuppone una nuova rinascita.

Dopo la perdita, un nuovo lavoro: più appagante e ricco del primo. 

Dopo un divorzio, l’Amore incondizionato.

Dopo la paura, il Coraggio.

Dopo l’evasione da sè il ritorno in sè e la libertà e la forza di cambiare e di cambiarsi. 

Dopo la solitudine e il vuoto di qualcuno che ci precede lì dove finiremo tutti, la pienezza della propria forza fatta di ricordi e consapevolezze profonde e di un nuovo senso di sè e degli altri.

Seneca diceva:

Per imparare a vivere bisogna prima imparare prima a morire.

La Morte è il valico tra il Prima e questo “Dopo”. È il salto nel vuoto. 

La Morte si accompagna al Tempo, all’Accettazione e al Dolore. Ma questa è la legge della vita, questo è quello che è insito nella via di Aretè, quella che Eracle ha scelto di perseguire e che consente di diventare Eroi. 

E allora, chiediti ogni giorno, tu che leggi: 

     Temi tu la Morte?

Quando saprai rispondere con il cuore a questa domanda con un fermo:

NO.

Allora e solo allora sarai Libero e soprattutto saprai che stai Vivendo Veramente. 

Ma finchè la risposta sarà si, allora è necessario continuare incessantemente a prepararsi.

MACTE ANIMO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *