IN PIEDI TRA LE ROVINE – PARTE 1

IN PIEDI TRA LE ROVINE – PARTE 1

La cattiva sorte è volubile: forse ci sarà, forse no. Per il momento non c’è: mettiti davanti agli occhi un avvenire migliore

Seneca, Lettere a Lucilio Libro II Lettera 13

Guerra.

Pandemia.

Crisi.

Solitudine e senso di impotenza.

Ora come allora.

Abbiamo due opzioni: lasciarci travolgere o cercare di rimanere in piedi tra le rovine facendo degli insegnamenti degli Stoici il nostro porto sicuro nel mare in tempesta.

Come si affrontano le crisi secondo lo stoicismo?

Con due armi:

  • Chiarezza mentale
  • Chiarezza nelle azioni

La chiarezza mentale si regge su due colonne: Accetazione e Percezione.

L’Accetazione è il prendere atto in modo consapevole e distaccato che il mondo va come deve andare, non come vorremmo che andasse.

La Percezione “toglie la Maschera”: ci forza a chiederci con che cosa si ha veramente a che fare al di là delle nostre fantasie.

Che cosa, di quello che ci sta accadendo, è veramente negativo e sta impattando in modo diretto e rilevante sulla nostra vita e che cosa deriva invece dal nostro pensiero che sta “catastrofizzando” l’evento?

Accettiamo quanto accade in modo distaccato ma concreto e usiamo la percezione per dividere la realtà immediata dal giudizio di merito, dall’emotività e dalle sovrastrutture delle nostre menti sempre troppo agitate per riuscire a capire dove termina il vero e dove inizia l’illusione.

E’ un confine sottile, è il famoso camminare “sul filo del rasoio”.

E tuttavia è l’unico modo che abbiamo per non essere assaliti da paure e ansie infinite a cui non c’è un limite.

Iniziamo ad addestrarci all’uso di questa nuova arma, poggiamoci alle colonne dell’Accettazione e della Percezione.

Iniziamo a radicarci contro i venti del mondo.

MACTE ANIMO

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