LA PRIMA COLONNA – MARCO AURELIO

LA PRIMA COLONNA – MARCO AURELIO

Marco Aurelio nasce il 26 aprile del 121 D.C. in una bella villa di Roma.

E’ di famiglia nobile e cresce secondo gli insegnamenti filosofici greci. In particolare si innamora dello stoicismo .

Sia per carattere che anche per quello che studia conduce una vita “minimal” (per dire: dorme per terra pur di non abituarsi al lusso!).

Per vari motivi diventa Imperatore. A lui questa cosa non va tanto: gli piacerebbe fare il filosofo e praticare la lotta, il pugilato e la corsa.

Suo malgrado accetta questo ruolo: lui è uno stoico e non può che applicare il principio di Amor Fati.

Non solo lo accetta ma diventa uno tra gli imperatori più illuminati della storia di Roma. E tutto questo restando sempre fedele al suo approccio: per lui essere Imperatore non era nè una fortuna nè un bene ma solo una responsabilità totale verso i suoi sudditi e, come tale, l’ha vissuta. A parte il suo regno illuminato e soprattutto il suo esempio, Marco ci lascia anche un libricino: “Colloqui con sè stesso” (lo trovate nella sezione “LIBRI“).

Questo libricino che va acquistato, letto, memorizzato e tenuto sempre a portata di mano non è altro che il suo diario personale ed è un manuale senza tempo per imparare a vivere una vita equilibrata.

I “Colloqui con sè stesso” danno anche un’idea della chiarezza con cui pensava Marco Aurelio, che ha descritto il mondo com’era realmente piuttosto che come sperava che fosse.

Questa chiarezza, questa presenza mentale è il suo lascito ed è ciò che dobbiamo far nostro.

Questo perchè ogni giorno siamo inondati di stimoli esterni che il nostro cervello gestisce attraverso dei filtri: è in grado cioè di capire di quali informazioni abbiamo bisogno e quando. Questo meccanismo di “filtraggio” inconscio presenta purtroppo anche un difetto: trascura informazioni rilevanti a discapito delle “impostazioni predefinite” dei filtri.

Marco ci lascia tre modi per combattere proprio questo difetto. Queste 3 armi sono: osservazione attiva degli eventi, obiettività, scrittura.

1. Osservazione attiva:

dalle sue stesse parole:

Niente ha un tale potere di ampliare la mente come la capacità di indagare sistematicamente e veramente tutto ciò avviene sotto i tuoi occhi nella vita.

Marco Aurelio – Colloqui con sè stesso

In questa frase il concetto chiave è l’Indagine sistematica che si traduce in un’attenzione consapevole..È da qui che iniziano la consapevolezza e il pensiero chiaro.

2. Obiettività

Durante tutta la sua opera, una cosa che spicca di Marco Aurelio è la sua profonda capacità di allontanarsi e uscire dalla sua stessa mente senza alcun attaccamento emotivo.

Il concetto chiave in questo punto è il distacco.Non siamo in grado di prendere decisioni corrette se proviamo emozioni. La nostra mente razionale cerca sempre di trovare una giustificazione circa le decisioni irrazionali ed emotive. Questo dipende da una serie da fattori evolutivi specifici però ciò non toglie il carattere impulsivo della decisione anche se, a livello concettuale, “ci suona bene”. In breve: dobbiamo fare nostro il termine “a mente fredda” e viverlo quanto più possibile.

3. Scrittura

Uno degli aspetti distintivi dei Colloqui con sè stesso è che Marco Aurelio ha scritto l’opera per l’appunto soltanto per sè. Con il suo diario Marco Aurelio è stato in grado di estrarre le informazioni che vagavano irrequiete nella sua mente e organizzarle in principi concreti a cui poter aspirare. Qui l’esercizio è chiaro: nel dubbio, scriviamo!

MACTE ANIMO